Iulia Hașdeu, la prima donna romena alla Sorbona

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Ho deciso di parlarvi della vita breve, ma intensa di Iulia Hașdeu poiché, come lei, sono una giovane donna romena che studia presso l’Università di Sorbona a Parigi e inseguo un sogno per compiere i passi giusti che mi permetteranno un giorno di raggiungere la strada della concretezza.

Ma chi è stata Iulia Hașdeu?

La figlia del noto scrittore Bogdan Petriceicu Hașdeu, Iulia è stata un genio della cultura romena. Parlava francese all’età di due anni, iniziò  a scrivere a quattro anni e all’età di sette, scrisse i primi racconti. La bambina brillante, che ebbe un destino tragico, superò gli esami cumulativi delle quattro classe primarie e si diplomò  al collegio Santo Sava di Bucarest a solo undici anni.

Iulia Hașdeu è nata il 14 novembre 1869 a Bucarest. All’età in cui i bambini normali imparano a malapena le parole nella loro lingua madre, il genio aveva iniziato a leggere. A sette anni aveva scritto dei racconti come  “Michele il Bravo”  e delle poesie come, “Il regno di Țepeș “. All’età di undici anni aveva scritto un’opera teatrale, una tragedia in tre atti chiamata “La dama del circo”.

A soli sedici anni, nel 1886, Iulia Hașdeu  divenne la prima ragazza romena iscritta all’Università di Sorbona. Frequentò i corsi di filosofia presso la Facoltà di lettere della prestigiosa università parigina. Con i suoi eccellenti risultati, la sedicenne riuscì a stupire tutti gli insegnanti francesi. È qui che il professore Maurice Albert scoprì il genio letterario della giovanissima studentessa.

Allo stesso tempo, Iulia frequenta anche i corsi presso École des Hautes di Parigi. Prepara la sua tesi di dottorato con il tema “La filosofia popolare romena: logica, psicologia, metafisica, etica e teorica”. Organizzò  due seminari con i titoli: “ La logica dell’ ipotesi” e “ Il secondo libro di Erodoto”, rivelando un grande talento oratorio.

Innamorata della lingua e della cultura francese, in particolare di due grandi personalità, Napoleone e Victor Hugo, Iulia Hașdeu  aveva sofferto profondamente quando il suo idolo, Victor Hugo, morì.

Nel 1887, quando Iulia Hașdeu  era ancora alla Sorbona, si verificarono I primi segni di tubercolosi. Iulia, che si preoccupò moltissimo dello studio e troppo poco della sua salute, ignora I primi segni della malattia.

In una lettera al padre, scrisse: “rinunciare agli studi e ritornare in patria, non ci penso nemmeno. Non lo farò, anche se dovessi morire, e nessun potere umano mi costringerà.”

Ma la malattia peggiorò e, nel 1887, dovette interrompere i suoi studi. I genitori la portarono a Montreux e poi in Svizzera, ma la malattia progredì velocemente.

Nel 1888 all’età di 19 anni, Iulia Hașdeu  morì. Dopo la sua morte, i suoi genitori scoprirono diversi quaderni con poesie, opere teatrali, pensieri, diverse bozze di drammi e commedie ancora incomplete, i materiali della dissertazione di dottorato e una quantità impressionante di note scritte dalla giovane.

Dopo quasi 100 anni, tutta l’opera poetica di Iulia fu raccolta in un volume bilingue rumeno-francese.

Di seguito, alcuni versi di Iulia Hașdeu nella traduzione di Alina Monica Turlea:

“Non odio la vita, non ho paura della morte,
è come una luce calda e molto forte,
persino il moribondo, che nella sua pace lo chiama,
sotto gli occhi stanchi nuovi orizzonti lui guarda.
Ma l’anima si getta nel mondo sconosciuto,
passando in altri corpi, sapendo perdonare.
Dalla coppa sacra noi tutti beviamo,
e mai, nessuno, potrà rovesciarla. “


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1 commento su “Iulia Hașdeu, la prima donna romena alla Sorbona”

  1. e’ importante scoprire chi nella letteratura,ma in tutte le arti in genere, abbia potuto arricchire pagine e pagine di storia dalle lettere, alla filosofia, alla musica, alla poesia in quanto tale.
    NOMI DI ILLUSTRI SCONOSCIUTI CI LASCIANO PERPLESSI PIACEVOLMENTE DALLE LORO RIGHE PER QUELLA VITA VISSUTA A SCRIVERE ED A TRAMANDARE LE LORO STORIE,DALLA GIOVINEZZA VISSUTA E DAL SAPER TRADURRE IN VERSI LE LORO IMPRESSIONI.
    QUANTE COSE NON SAPPIAMO, E LA CULTURA E’ IMMENSA, CI PERMETTE DI ARRANPICARSI PER VEDERE UN ORIZZONTE PIù AMPIO! GRAZIE ALINA!

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