Nel primo giorno di dicembre si celebra la Festa nazionale della Romania, che ricorda la formazione, il 1 dicembre 1918, dello stato nazionale romeno moderno.
Dopo la partecipazione del piccolo Regno della Romania alla Prima Guerra Mondiale (1916-1918), nel 1918 le regioni storiche nelle quali i romeni formavano la maggioranza della popolazione – la Bessarabia, la Bucovina e la Transilvania – decisero la loro unione con la Romania.
Così, il 1 dicembre 1918, con l’unione della Transilvania, si concluse il lungo processo dell’unità nazionale dei romeni.
Oggi questa festa è ancora più ricca di significato anche perché questo giorno ha riacquisito la sua importanza storica dopo la caduta del regime totalitario di Ceausescu. Dal 1991, il 1 dicembre è ridiventato la festa nazionale del popolo romeno.
La comunità romena che vive in Italia organizza diversi eventi celebrando la giornata, portando le loro radici con dignità, la cultura romena avendo tanta ricchezza che ancora non è conosciuta al mondo, e tanti romeni conservano e promuovono essa con molta fierezza.
Nelle grandi città italiane ed anche meno grandi, sono in programma degli eventi dedicati, segnalandovi giorni fa un evento a Viterbo, vicino a Roma, una delle feste organizzate dell’Associazione Alleanza dei Romeni, AR.
L’Associazione Alleanza dei Romeni, attraverso il suo rappresentante sul territorio, la sig.ra Gianina Andrei, ha organizzato il 30 novembre 2019 a Viterbo un evento socio-culturale in occasione della celebrazione della Giornata Nazionale della Romania e 30 anni dopo la Rivoluzione romena.
In occasione di questi anniversari ha fatto conoscere al pubblico italiano una parte della storia della Romania, attraverso dei discorsi ufficiali tenuti da un rappresentante dell’Ambasciata di Romania in Italia, coordinatore della sezione italiana della Lega studentesca romena dall’estero, del Sig. Viorel Ringhilescu nella sua veste di partecipe direttamente alla rivoluzione nel 1989.
Veramente è stata una stupenda festa dove personalità, tra cui presidente dell’Associazione Cavalieri del soccorso-Viterbo, Enrico Corsini; consigliere per la Regione Lazio, Enrico Panunzi; Sindaco di Viterbo, Giovanni Arena; scrittore Enrico Beretta; presidente AR Marius Dogaru, e artisti, hanno dato il loro contributo in una scala di valore molto alta, oltretutto quella dei bambini del coro della chiesa ortodossa locale che hanno conquistato pienamente il pubblico italo-romeno. Il coro di bambini è guidato da Gina Virginia Lacatus e il parroco ortodosso Vasile Bobita.
Gruppo Arpeggio, meritamente molto apprezzato in Italia, Roxana Catalina Bistihan e il suo flauto di Pan, accompagnata al pianoforte dalla professoressa Marina Ciubotariu, Brindusha Murariu, Vanessa Bratu, Elena Dabija, chitarrista Francesco Pujia, artista Elena Agapi, davanti al pubblico, tutto sotto la bacchetta degli conduttori Lacramioara Nita e Adrian Nita.
Un’emozionante mostra di oggetti popolari romeni, degustazione di prodotti tipici romeni, diplomi e libri offerte ai bambini, gioia e fratellanza nel totale rispetto dell’importanza e del significato della giornata.
Ecco una parte della testimonianza foto video:
Più foto vedi galleria di Roxana Lazar