Un uomo quando sceglie di emigrare dalle sue terre, o è costretto a farlo, sa già il fatto che lo sta aspettando un mondo nuovo, usanze diverse, e più di tutto che sarà guardato, indipendentemente da qualsiasi cosa farà, anche dei miracoli, come lo straniero. Si assume la responsabilità di integrarsi in qualche modo. È molto strano il comportamento degli stranieri in Italia. Vengono qui per motivi di guerra nella loro patria o per delle difficoltà economiche, povertà, trovano qui appoggio, lavoro, casa, tolleranza e poi? Cosa fanno? Pretendono di imporre la propria cultura agli italiani!
Un discorso è il rispetto di se stessi, fare conoscere i valori della tua cultura, invitare gli italiani ad ammirare le grandi opere del tuo popolo, e un altro quello di imporsi attraverso la provocazione …
Nessuno potrà essere disturbato del fatto che ti vesti come i tuoi antenati in patria. Ma cosa posso dirti quando vedo le tue foto sui social che lì, quando ieri eri a casa tua, ti vestivi da occidentale e solo qui una volta arrivato ti sei messo i vestiti antichi, che sono peraltro molto belli?
Circolava sui social una barzelletta: “ – Papà, perché indossiamo questo turbante? – Chiede il figlio al padre e lui risponde: – per ripararci dall’afa!… – papà, ma perché indossiamo questi vestiti con tanti veli? Il papa dice: – per metterci al riparo della sabbia e il troppo caldo!... Il figlio insiste ancora: – papà, allora perché abitiamo a Berlino?”
Per farmi capire meglio, non ho assolutamente niente contro il vestirsi di nessuno e rispetto ogni cultura ma, dobbiamo anche dire la verità. Io e i miei genitori non usavano vestiti popolari, ma neanche i nonni non li ricordo così … vestivano all’occidentale … allora come potrei io oggi qui in Italia indossare vestiti mai portati a casa soltanto per provocazione? Anche se sono stupendi e li apprezzo veramente io li preferisco vedere a tutti coloro che li hanno portati da sempre. I vestiti popolari romeni hanno una storia di oltre sette mila anni e su di essi sta scritta la storia millenaria del nostro popolo ma da qui fino a usarli come distinzione mi sembra ipocrisia.
La cultura di ogni popolo va rispettata senza commenti. È molto bello vedere la multiculturalità e la simbiosi delle culture. Le diversità fa il mondo migliore. Dobbiamo soltanto essere sinceri con noi stessi.
L’integrazione presuppone di assimilare e adattare senza provocazioni e sfacciataggine.
Nel tuo gruppo etnico o nella tua famiglia, nessuno potrà guardarti male se tu rispetti le tue tradizioni etniche ma io, almeno, al lavoro non andrei per niente vestito come i miei antenati!
Gente madrelingua sui mezzi di trasporto o sui marciapiedi o ogni spazio pubblico da fastidio ai quelli che ci stano intorno e non capiamo perché ci guardano diverso. Perché psicologicamente ogni uomo al mondo vede un possibile nemico quando sente parlare intorno a se in una lingua che non capisce, anche se chi parla non dice proprio niente di minaccioso. Per questo io al telefono o con delle persone romene, parlo in italiano nei luoghi pubblici, per assicurare tutti quelli intorno a me che non ho niente di segreto o minaccioso al loro riguardo.
Integrarsi vuol dire rispettare il popolo che ti ha accolto. Se vuoi che anche quel popolo ti rispetta, non provocarlo. Tieni conto che anche il popolo che ti ha accolto ha i suoi delinquenti ma gli stranieri che delinquono sono doppiamente indesiderati. Così è anche nel tuo paese di origine, vedi un po’ come tratta il tuo paese gli stranieri. Ne parleremo la prossima volta! Grazie per la lettura e spero che hai inteso e non frainteso! Commenta qui sotto, dì la tua …