L’indifferenza e l’avidità degli operatori telefonici e internet in Italia

In Italia ci sono quattro grandi operatori di telefonia fissa e mobile, più internet provider: TIM, WINDTRE, VODAFONE e FASTWEB, il resto sono aziende relativamente piccole o “satellite” di queste quattro, grandi.

C’è anche un’autorità nelle comunicazioni la cui missione non è affatto servire la popolazione, i clienti, ma lo Stato, l’ente che ha bisogno di sempre più tasse.

I quattro grandi operatori sembrano essere messi d’accordo per sfruttare il mercato attraverso l’abuso e il ridicolo.

Si vantano di quanto siano meravigliosi tramite i loro spot pubblicitari e che utilizzano tecnologie avanzate, ma la loro copertura è patetica, i loro servizi molto scarsi.

Dovrebbe esistere per legge un minimo garantito di rete e di velocità, di almeno la mettà di quanto sta scritto nei contratti, altrimenti, l’opertoare dovrebbe essere obbligato a risarcire pienamente il cliente.

I motivi invocati da loro, riguardando le cause delle mancanze, oggi sono futili e lo Stato incoraggia questo!

L’assistenza clienti è quella che disgusta di più qualsiasi cliente.

Hanno introdotto un sistema robotico che è inutile. Hanno anche contratti con alcuni call center nelle aziende dell’Est Europa o extra UE, ma solo per ottenere il massimo profitto, ed esternalizzare la vergogna!

Poiché i numeri del servizio clienti sono sempre più utilizzati significa chiaramente che un numero crescente di clienti è insoddisfatto, e cosa fanno gli operatori? Voltano le spalle… Non quando devono incassare bollette sempre più pepate…

A causa delle nuove esigenze del lavoro a distanza, c’è più bisogno dei servizi di questi operatori e loro lo sanno, come sa anche l’autorità, motivo per cui si va con ogni abuso al massimo …

Nessun operatore è migliore dell’altro, tutti trattano i clienti con disprezzo, tutti sono ingiustificatamente costosi.

È arrivato il momento che un vero competitor si affaccia sul mercato della telefonia in Italia, per dimostrare che anche il loro enorme business può essere compromesso quando si disprezza il cliente.

È giunto il momento che l’autorità di comunicazione sia dalla parte del pagatore, compreso i contributi da cui è finanziata.

Per questo sarebbe urgente che i capi dell’autorità presentassero una vera e propria relazione in Parlamento per giustificare la spudoratezza (o corruzione) con cui questa autorità difende solo gli interessi degli operatori delle comunicazioni e per nulla quelli dei consumatori.

Il fatto che non vi sia una reale concorrenza tra i quattro operatori è dimostrato dall’allineamento dei prezzi e dalle stesse modalità di disprezzo del cliente.

L’Antitrust in Italia non esiste. Forme di controllo, per niente. Quello che importa è che alcuni colossi stanno saccheggiando pesantemente la gente e da questo anche lo Stato trae la sua non piccola quota…

Qualche anno fa, per i quattro magnifici operatori di comunicazioni contavano il mese 28 giorni. L’autorità statale li hanno multato e le multe sono finite nella tasca dello Stato, nessun cliente risarcito, è come se lo Stato pretendesse una quota maggiore dalla preda..!

Nessun cliente può ribellarsi, staccando la linea, perché oggi si lavora con questo maledetto internet…

Quindi, all’uomo comune non resta che la possibilità di sopportare qualsiasi cosa e di pagare quanto esige la mafia delle comunicazioni…

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