Il governo italiano ha dichiarato che il blocco in Italia, che punisce economicamente, combinato con pacchetti di incentivi di grande spesa a sostegno di famiglie e imprese, porterà il debito pubblico e il deficit a vertigini.
Il governo ha approvato il documento del bilancio di primavera (DEF), che prevede che la terza parte dell’economia della zona euro entrerà in una profonda recessione quest’anno, con il prodotto interno lordo che si ritrae dell’8%. Secondo AFP.
Il governo sta allargando il deficit di bilancio di 55 miliardi di euro ($ 59 miliardi), la “terapia d’urto necessaria per consentire al paese di affrontare questa difficile fase”, ha dichiarato il sottosegretario Riccardo Fraccaro, come riportato dai media italiani.
La pandemia era un “cigno nero”, un evento imprevisto oltre la norma con conseguenze potenzialmente gravi – senza il quale ci si aspettava che la debole economia del paese migliorasse gradualmente nel corso dell’anno, dice il documento.
Invece, il governo prevede che il PIL scenderà dell’8%, con un disavanzo pubblico che sale al 10,4% del PIL. Questo è un enorme salto dal 2,2 per cento previsto prima del colpo di pandemia e dall’1,6 per cento registrato nel 2019.
Il debito pubblico salirà al 155,7 percento del PIL, in aumento rispetto alle previsioni sull’epidemia pre-virus del 135,2 percento e del 134,8 percento registrato nel 2019.
Sebbene il debito italiano sia fonte di preoccupazione, S&P ha comunque mantenuto il rating del paese a BBB, o due tacche sopra la categoria speculativa, citando in particolare un’economia diversificata e ricca nonché livelli relativamente bassi di debito privato.
Si aspettava inoltre che la maggior parte del nuovo debito sovrano italiano creato dalla crisi attorno alla pandemia fosse acquistato dalla Banca Centrale Europea.
Tuttavia, le prospettive sono negative e S&P ha affermato che potrebbe abbassare il grado se la situazione del debito pubblico peggiorasse.
In Italia, i funzionari prevedono che la situazione migliorerà il prossimo anno, anche se anche in questo caso le prospettive sono ancora lontane dall’essere rosee.
Roma presenta un ritorno alla crescita, con un rimbalzo del 4,7% del PIL. Pensa che il disavanzo scenderà al 5,7 per cento, mentre la grande montagna del debito pubblico del paese si ridurrà leggermente al 152,7 per cento.
Le previsioni dell’Italia sono ben al di sopra dei limiti stabiliti dal Patto di stabilità e crescita dell’UE, che prevede che i disavanzi siano limitati al tre percento del PIL e un rapporto debito/PIL non superiore al 60 percento.
Ma tali regole sono state sospese mentre i governi si affrettano a contenere le conseguenze economiche e prevenire fallimenti e licenziamenti di massa.
Il blocco a livello nazionale dovrebbe essere gradualmente revocato per un periodo di quattro settimane dal 27 aprile, sebbene il Primo Ministro Giuseppe Conte non abbia ancora delineato ufficialmente la cronologia.