Abbiamo anche noi la nostra Lupa! Simbolo di gemellaggio culturale

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Chi non conosce il mito della lupa romana? E il mito di Romolo e Remo? Ma, forse molti dei nostri lettori non sanno che anche noi abbiamo la nostra Lupa. Proprio così!

La statua è stata donata alla Romania nel 1906, in occasione dell’Esposizione Nazionale organizzata per celebrare il quarantesimo anno del regno di re Carlo I. Molti paesi sono stati invitati a prenderne parte, sul modello all’Esposizione Universale di Parigi.

In quest’occasione, Roma ha approfittato dell’anniversario di 1800 anni dalla conquista della Dacia da parte dell’imperatore Traiano. E quale sarebbe stato il più bel dono, che la  lupa romana con i gemelli, una copia per meglio dire, considerando che quella originale la ritroviamo nel Museo Nuovo di Palazzo dei Conservatori a Roma.

In questo modo, le autorità di Roma hanno voluto sottolineare la fratellanza tra il popolo romeno e quello italiano attraverso il simbolo più famoso della latinità.

La statua non ha avuto per nulla una vita facile! Poggiando su un piedistallo di pietra recante la sigla SPQR (Senatus Populus Que Romanus) è stata inizialmente riposta all’interno delle Arene Romane nel Parco Carol I,  essendo successivamente spostata in diverse piazze della città, affinché, soltanto nel 2010,  trova la posizione attuale, all’ingresso del centro storico di Bucarest.

Ma c’è di più! Pochi anni dopo la Grande Unione della Romania, il Comune di Roma ha donato al nostro paese ben altre tre ”sorelle” della ”Lupa” di Bucarest, così, nel 1921 per la città di Cluj e Chisinau, e nel 1926 per la città di Timisoara.
Altre repliche sono state in seguito realizzate da artisti romeni installate in altrettante città fra cui Alba Iulia, Sighisoara, Targu Mures, Constanta, Galati.

Corrispondenza da Lavinia Petroff


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